L’antichità della terra di Milazzo si perde nel mito, tanto che la tradizione ricorda la Grotta di Polifemo ubicata sul costone della Rocca su cui ora sorge il Castello. E’ una grotta naturale che nel Seicento ospitava la fabbricazione di polvere e salnitro. Ampliata dal Genio Militare nel 1943 per installarvi delle artiglierie, le credenze popolari la vogliono vedere come l’antica abitazione in cui Polifemo imprigionò l’astuto Ulisse con i suoi uomini. La leggenda racconta che Polifemo governava gli armenti del dio Sole, in questa terra (chiamata Chersoneso d’oro) cantata dai greci per la bellezza, il clime e la fertilità, quando Ulisse, uomo dal multiforme ingegno, vi approdò dopo un naufragio.
Negli anni sessanta-settanta era un famoso locale per i milazzesi che ci organizzavano feste e matrimoni. Purtroppo a fine anni 70 la grotta è stata chiusa e da allora non ha più riaperto i battenti. Una malinconica targa avverte che quella è la Grotta di Polifemo ma non può essere visitata.
La Nostra Milazzo
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